SANMIRO A Zuchex: “In Turchia siamo ormai di casa”.
"La tecnologia ci ha aiutati ma rivedere i nostri clienti e fornitori in presenza è stato davvero emozionante". Parole ancora piene di entusiasmo quelle di Daniele Valsecchi, ai vertici di SANMIRO, di ritorno dalla Turchia e più precisamente da Istanbul dove lo scorso 16 settembre si è svolta la 31esima edizione di Zuchex.
Un momento di confronto importante quello appena conclusosi che ha consentito agli addetti ai lavori di poter considerare in maniera più approfondita luci e ombre dell’anno segnato dalla pandemia. "
Il clima è di grande fermento. La difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, gli aumenti di prezzo delle stesse e i problemi di importazione dalla Cina - spiega Daniele Valsecchi - hanno portato le aziende a cercare alternative altrove dirottando gli acquisti su prodotti europei. Evidenti e consistenti i benefici economici di cui ha giovato l’intera filiera. La voglia dunque di tornare al prodotto di qualità c’è, il made in Italy in tal senso può davvero giocare un ruolo importante, la partita è aperta. Certo, resta il problema degli approvvigionamenti di materie prime, ma la questione è trasversale a molti settori".
Zuchex intanto è stata un’esposizione - la prima dopo oltre un anno di stop - all’altezza delle aspettative, anzi le ha superate!
"Quella di Istanbul - spiega Daniele - è sempre stato un evento prettamente locale, ma, devo dire, che questa edizione mi ha piacevolmente sorpreso grazie alla presenza di clienti provenienti da tutto il mondo. Una Zuchex dinamica e molto frizzante dunque. E noi di SANMIRO ne siamo doppiamente felici perché le scelte di anni fa hanno avuto ragione d’essere. Nel suo processo di internazionalizzazione, infatti, SANMIRO è stata fra le prime aziende italiane nel settore del cookware a investire proprio in Turchia, porta di ingresso per tutto il medio oriente. Constatare oggi questo crescente interesse in questa parte di mondo ci ha riempito di soddisfazione e orgoglio".
Un’altra nota positiva di questa 31esima edizione arriva dal fatto che quello della SOSTENIBILITA’ (altro campo in cui l’azienda SANMIRO è sempre stata all’avanguardia) è stato uno dei temi centrali. "
Anche in medio oriente quello della sostenibilità è diventato un argomento di primo piano, una questione non più prorogabile - racconta Daniele. Sia a Zuchex sia a Ambiente 2020, SANMIRO è stata la prima azienda a presentare una linea green - la nostra ECO+ - prodotta con farine di legno certificate PEFC e senza l’aggiunta di pigmenti chimici coloranti. Non solo, abbiamo unito il concetto di sostenibilità a quello di accuratezza e originalità del design, che è e resta un design dal sapore squisitamente italiano". Parlando di trend, dunque, la risposta sembra essere quasi scontata, ma perché non si tratti di mero greenwashing è necessario davvero fare dei distinguo fra chi si “scopre” green all’improvviso e chi, come SANMIRO, ha scommesso e investito in tal senso in tempi non sospetti. "Confermo - concorda Daniele - in SANMIRO abbiamo avviato già tempo un processo di produzione più sostenibile, installando impianti fotovoltaici che ci permettono di risparmiare fino a 2 mesi sul consumo annuale di energia elettrica e investendo in nuovi macchinari all’avanguardia e più efficienti beneficiando delle normative 4.0. Disponiamo inoltre di un impianto di recupero degli scarti della lavorazione che riutilizziamo in produzione in modo da evitare ogni spreco".
E se ECO+ è stata la prima linea green di SANMIRO c’è da scommettere che il 2021 non si chiuderà senza altre sorprese.
"Ci guidano 3 verbi fondamentali - PREVEDERE, RICERCARE e INVESTIRE - conclude Daniele - la principale concorrenza da temere è e resta quella cinese, ma mantenersi fedeli alla qualità sia del prodotto sia del servizio complessivo offerto al cliente si conferma per noi una condizione irrinunciabile e crediamo che questo possa e debba ancora fare la differenza, ancor più in periodi storici molto complessi come quello che stiamo vivendo".
