Da 3 mesi Sanmiro, presente in Turchia dal 2017, ha cambiato sede inaugurando il suo nuovo quartier generale a Istanbul nella più grande area finanziaria d’Europa, oggi in fase di completamento.
Dai nuovi uffici si gode una vista mozzafiato e ad accoglierci è il direttore, Halil Kibritoglu, da 10 anni a fianco di Sanmiro.
Halil Kibritoglu, che coordina 5 dipendenti e dirige con successo Sanmiro Turkey, ci racconta le tappe di quello che è stato un percorso di continua e inarrestabile crescita dell’azienda italiana, la prima in Europa a produrre e commercializzare in Turchia.
“All’inizio è stata davvero una scommessa. Io lavoravo per un’azienda di materie prime e Sanmiro era un nostro cliente. Sono poi diventato loro agente per la Turchia, finché nel 2017 abbiamo deciso di fondare l’azienda”.
Quindi è corretto parlare di Sanmiro Italia e Sanmiro Turchia?
“Non esattamente: a mio avviso, infatti, è più corretto parlare di Sanmiro nella sua completezza e globalità. Visione, obiettivi, servizi e qualità sono i medesimi. Non vi è alcuna diversificazione in tal senso. Lavoriamo rispettando gli stessi principi e le stesse modalità ideative, progettuali, produttive e di relazione con i nostri clienti. Una sfida molto ambiziosa che siamo però stati in grado di vincere grazie al consolidamento di un rapporto che non è solo professionale”.
Nessuna differenza, quindi, a parte la denominazione?
“Esattamente, l’azienda è una sola. La sede turca è cresciuta nel corso del tempo acquisendo, grazie ad un costante confronto con la dirigenza e i colleghi italiani, le competenze necessarie, in tutti i servizi, perché vi fosse il medesimo livello qualitativo”.
Chiediamo allora a Daniele Valsecchi, ai vertici di Sanmiro, perché proprio la Turchia?
“La Turchia ha sempre avuto un enorme potenziale non solo dal punto di vista commerciale, quindi come mercato in grande espansione, ma anche dal punto di vista della disponibilità di materie prime. Credo che, quella che era partita come una scommessa, abbia dato già ottimi frutti e prevedo che, nel giro di pochi anni, la Turchia saprà tenere testa ai grandi colossi del settore nel panorama globale, ma con il valore aggiunto di una grande attenzione alla qualità. Il nostro investimento ha avuto ragione d’essere grazie anche alla proficua collaborazione di un partner come Halil e i suoi collaboratori. Il potenziale di questo Paese è altissimo e lavorare insieme ci dà grande soddisfazione”.
L’Italia è famosa e conosciuta in tutto il mondo per la sua attenzione al design. In tal senso, chiediamo ad Halil Kibritoglu: quali sono state le modalità di collaborazione per la crescita della sede turca?
“A fare la differenza è stato proprio il modello di sviluppo adottato. Il tutto non va ricondotto ad una mera logica di contenimento dei costi che, in alcuni paesi, tutti sappiamo essere più bassi. Il nostro modello, infatti, è stato incentrato, in primis, sulla crescita in termini di competenze e di capacità in tutti i servizi che siamo in grado di erogare, quindi dal design alla consulenza, dalla fase di prototipazione alla produzione e alla personalizzazione”.
Quindi Sanmiro parla la stessa lingua?
“Esattamente: Sanmiro ha una visione complessiva e globale di quelle che sono le necessità di un mercato sempre più esigente e diversificato. Sanmiro non è solo un produttore conto terzi, ma è il partner ideale perché le idee dei nostri clienti possano essere non solo sviluppate e prodotte, ma addirittura migliorate. Non c’è idea o intuizione alle quali non siamo in grado di dare vita grazie ad un processo molto accurato e complesso in ogni sua fase, seguendo e aiutando il cliente passo dopo passo perché ogni singolo dettaglio venga messo a punto in modo efficace, sicuro e performante”.
Come descriverebbe la sua esperienza in Sanmiro?
“Sono 10 anni ormai che ho il piacere e l’onore di lavorare per Sanmiro. Che dire? Ne sono felice, sono stati anni intensi e bellissimi sia sotto il profilo personale sia professionale. Un cammino arricchente e stimolante che mi ha dato la possibilità di crescere e di valorizzare le mie capacità. Questa azienda ha ancora ampi margini di incremento e sono certo che raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi”.